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Il generale Luciano Portolano sarà il nuovo capo di stato maggiore della Difesa – Analisi Difesa

 

In data 17 settembre 2024, il Consiglio dei Ministri – su proposta del Ministro della Difesa Guido Crosetto – ha approvato la nomina, quale nuovo Capo di Stato Maggiore della Difesa, del Generale di Corpo d’Armata Luciano Portolano attuale Segretario Generale della Difesa e Direttore Nazionale degli Armamenti.

Succederà all’Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone che a settembre 2023 è stato designato quale Presidente del Comitato Militare della NATO, incarico che assumerà dal gennaio 2025.

Il Generale Luciano Portolano ha un profilo professionale di primissimo piano, con una vasta esperienza operativa e di comando, che comprende incarichi delicatissimi e di primissimo livello in campo nazionale ed internazionale, e sarà chiamato a gestire le Forze Armate in un momento di grande complessità e profondo rinnovamento, reso ancora più critico dalle crisi in atto” – ha dichiarato il ministro Crosetto.

“Grazie alle sue competenze, capacità ed esperienza sono certo che saprà interpretare nel modo migliore le sue delicate funzioni, operando ogni giorno per garantire al Paese Forze Armate pronte a operare in ogni contesto, a difesa degli interessi nazionali e per portare la pace laddove essa è a rischio. Buon lavoro Generale Portolano

Il ministro ha poi aggiunto: “Ringrazio l’Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone per quanto fatto, come Capo di Stato Maggiore della Difesa e come servitore delle Istituzioni durante la sua lunga carriera militare. Il suo operato e la sua professionalità hanno accresciuto il prestigio e l’onore delle Forze Armate e del Paese. A lui auguro le migliori fortune, sicuro che, anche nel futuro ruolo di Presidente del Comitato Militare della NATO, saprà incidere positivamente e dimostrare le sue qualità e la sua leadership”.

Portolano, che compirà 64 anni domani, assumerà l’incarico il 4 ottobre mentre, secondo fonti governative sentite dall’agenzia Adnkronos. l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone ricoprirà temporaneamente l’incarico di consigliere del ministro della Difesa per le relazioni con la NATO in attesa di rivestire da gennaio 2025 il ruolo di chairman del Comitato militare della NATO.

 

Il Generale di Corpo d’Armata Luciano Portolano ha iniziato la sua carriera frequentando il 161° Corso dell’Accademia Militare di Modena, e, successivamente, numerosi altri corsi in Italia e all’estero.

Nel corso della sua vita militare, il Gen. Portolano ha partecipato a molteplici Operazioni e Missioni che hanno visto le Forze Armate italiane contribuire alla stabilità, alla sicurezza e alla pace internazionali, e a proteggere e tutelare gli interessi vitali e strategici nazionali.

Agli incarichi di Comando in Patria e in contesti operativi al di fuori dei confini nazionali, si aggiungono quelli di Staff svolti in ambito Forza Armata, Interforze ed Organismi Internazionali. Tra il 1990 e il 1991, con il grado di Capitano, ha preso parte alla missione UNIMOG (United Nations Iran-Iraq Military Observer Group), al confine tra Iran e Iraq, nata con lo scopo di monitorare la zona cuscinetto e il rispetto del cessate il fuoco tra i due Stati. Nel 1991, aseguito degli eventi della 1^ Guerra del Golfo, viene quindi trasferito dalle Nazioni Unite al confine tra Iraq e Kuwait, per partecipare alla missione UNIKOM (United Nations Iraq-Kuwait Observation Mission), stabilita per creare e monitorare la zona demilitarizzata tra i due Paesi, dove vi è restato fino al 1992.

Nel 1999, con il grado di Tenente Colonnello in qualità di Comandante del 67° battaglione bersaglieri, ha preso parte alle Operazioni NATO “Joint Guarantor” in Macedonia, e all’Operazione “Joint Guardian” in Kosovo, a guida delle unità che hanno costituito le Early Entry Forces del contingente nazionale. Nel 2003, con il grado di Colonnello, al Comando del 18° reggimento bersaglieri, ha partecipato all’Operazione “Antica Babilonia 1”, in Iraq, nuovamente al comando delle Early Entry Forces del dispositivo nazionale, schierato a seguito degli eventi connessi con la 2^ Guerra del Golfo e con la relativa risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che sollecitava la comunità Internazionale a contribuire alla stabilità e alla sicurezza del Paese iracheno.

Da Comandante della Brigata meccanizzata “Sassari” nel grado di Generale di Brigata, tra il 2011 e il 2012 è stato inviato in Afghanistan con la Grande Unità per assumere la guida del Comando multinazionale RC-W (Regional Command – West) nell’ambito dell’operazione NATO – ISAF (International Security and Assistance Force).

Con il grado di Generale di Divisione, nel 2014, è stato nominato dal Segretario Generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, Head of Mission e Force Commander della missione UNIFIL in Libano, incarico che lo vedrà per 2 anni alla guida di più di 10.000 caschi blu delle Nazioni Unite provenienti da 40 Paesi diversi, impegnati nel monitorare la cessazione delle ostilità tra Libano e Israele.

All’esperienza sviluppata nel campo operativo, si associa quella maturata in campo diplomatico, grazie al periodo svolto quale Addetto Militare a Londra, dal 2007 al 2010, e quale Head of Mission della sopracitata missione UNIFIL, in qualità di diretto responsabile della mediazione a livello politico-strategico tra le controparti Libanesi e Israeliane, nel rispetto dei contenuti della UNSC 1701.

Il bagaglio professionale del Generale Portolano include gli incarichi di Chief of Staff e di Head of the European Union Command Element del Comando Alleato Interforze e Multinazionale di Lago Patria (Joint Force Command Naples), ricoperti dal 2016 al 2019. Il ruolo rivestito gli ha consentito di interagire, oltre che con i vertici della NATO, con organismi internazionali quali Unione Europea, con particolare riferimento all’Operazione Althea in Bosnia-Herzegovina a guida UE, con l’Unione Africana, con i Paesi del Mediterranean Dialogue e dell’Instanbul Cooperation Initiative, contribuendo anche alla nascita e allo sviluppo del NATO Strategic Direction South/HUB.

Il 2 settembre 2019, il Generale Luciano Portolano viene designato quale Comandante del Comando Operativo di vertice Interforze (COI), Comando responsabile dell’Organizzazione militare e in particolare della pianificazione, della predisposizione e dell’impiego delle Forze Armate nel loro complesso, in tutti i Teatri Operativi in cui l’Italia è stata chiamata a intervenire nell’ambito delle Alleanze e degli accordi internazionali. Oltre a ciò, ha pianificato e diretto le attività che la Difesa ha messo in campo nell’ambito della risposta nazionale all’emergenza epidemiologica da COVID 19.

A partire dal 26 luglio 2021, a seguito di adeguamento dell’architettura organizzativa della Difesa – avvenuta in attuazione a quanto stabilito nel Concetto Strategico del Capo di Stato Maggiore della Difesa nei confronti delle nuove sfide globali ed intesa a superare il concetto interforze per abbracciare quello del multi-dominio – assume l’incarico di Comandante del COVI (Comando Operativo di Vertice Interforze), rivestendo la 4ª Stella funzionale per la rilevanza dell’incarico e in virtù delle nuove mansioni acquisite. In tale veste, il Generale Portolano ha coordinato e diretto l’operazione “Aquila Omnia”, che ha riguardato tutte le delicate fasi dell’evacuazione dei concittadini e del personale civile afghano dall’aeroporto di Kabul, a seguito del deteriorarsi della situazione in Afghanistan, avvenuta ad agosto del 2021.

A far data dal 9 ottobre 2021, il Generale Portolano è nominato quale Segretario Generale della Difesa e Direttore Nazionale degli Armamenti.

 

FORMAZIONE E TITOLI DI STUDIO

Ha frequentato:

 

SINTESI DEGLI INCARICHI DI COMANDO NAZIONALE

 

SINTESI DEGLI INCARICHI DI STAFF IN AMBITO ESERCITO E INTERFORZE

 

SINTESI DEGLI INCARICHI INTERNAZIONALI e/o OPERATIVI

 

DECORAZIONI NAZIONALI E INTERNAZIONALI

 

DISTINTIVI D’ONORE

Ferito in Servizio (Operazione “Joint Guardian” – Kosovo 1999)

 

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